Oggi vi presento Asia e Luca, pochi esami dalla laurea in medicina per lei, una laurea in filosofia per lui. Vivono a Borgata Lausè, una frazione di montagna, isolata e nascosta, della Valle Stura, ma dove stanno coltivando il loro sogno nel cassetto. Si conoscono all’università e la loro storia dura da un po’. Gli studi di Luca si orientano sull’ecologia politica e anche la sua tesi di laurea verte su questi argomenti. Vivono per un periodo insieme sulle colline torinesi in una comunità ed un altro anno vicino ad Ivrea, in un castello vescovile che si chiama “Castello di Albiano” dove si occupano, con altri giovani, di accoglienza dei rifugiati. Si tratta di una comunità particolare che è un’ONG, un’associazione che lavora con i giovani e si occupa anche di ospitalità. Nel periodo del lockdown restano a vivere dai genitori di lui, vicino ad Ivrea, ma nel loro cuore c’è il sogno dell’agricoltura. Nel lockdown arriva il momento di documentarsi e un libro inerente alla permacultura apre una nuova strada a questi due giovani.
Asia si rende conto che l’orto, le mani nella terra, il ritorno alla natura sono un ottimo metodo per sopportare lo stress degli studi e quando ha la possibilità, torna a casa, in montagna, a borgata Lausè, dove è vissuta e capisce solo dopo aver trascorso parte della sua vita a Torino, che quel posto era il suo tesoro più prezioso e il vero ambiente dove vuole vivere.
Anche Luca prova la stessa sensazione, la città non è il suo spazio, ma sente che le sue vere radici devono affondare nella campagna, nel verde, assaporando il buon vivere e il ritorno all’autoproduzione. La città è stata per entrambi un’esperienza arrichente, grazie ai tanti stimoli che offre, alle conoscenze, alla facilità di interazione e a tutti i servizi a cui si può arrivare, ma la vita in un ambiente metropolitano non era quello che vedevano nella loro strada insieme.
“Il sentimento della natura nasce in un uomo che, nella sua vita, pensa ad un altra vita” quindi, molto spesso, quando un uomo è in un ambiente troppo artificiale, cercare una via di fuga nella natura diventa quasi automatico, inevitabile” E con questa frase che mi dice Luca, esce il suo profondo animo filosofico!
Inizia la sfida di Asia e Luca, si trasferiscono entrambi a Borgata Lausè e rimboccandosi le maniche iniziano a coltivare la terra ma non è solo questo che vogliono fare. Questi due ragazzi vogliono intrapprendere un progetto di vita particolare e, sicuramente, controcorrente confronto al resto dei giovani.
Davanti ad una tisana e un pezzo di crostata fatta in casa, mi raccontano i loro progetti per il futuro e una domanda mi viene spontanea: ma perchè la scelta di laurearsi per poi non utilizzare questi studi? La risposta è molto semplice.
Lo studio per loro è stato utile per poter ampliare le conoscenze e per utilizzarlo in questo nuovo progetto, una mente giovane allenata è sicuramente pronta a nuove esperienze, ad aprirsi ad un mondo che va nella stessa direzione, a fare rete e a formarsi in questa nuova avventura. Inoltre, una laurea, può essere quella grande ancora di salvezza, nel caso il progetto non andasse a buon fine, il famoso “Piano B” che consentirebbe ad Asia di fare il medico e a Luca di insegnare. Amo questa nuova genererazione: prudente, consapevole, pronta a fare sacrifici e nuove sfide per arrivare al buon vivere e a realizzare i propri sogni. Io, che di anni ne ho qualcuno in più, e sono della vecchia generezione, sono sempre stata spinta a trovare un lavoro, avere uno stipendio e se non mi piaceva, non era importate, ciò che contava erano i soldi a fine mese. I tempi sono cambiati, trovare un lavoro fisso è diventato un’utopia e i giovani, per fortuna, si stanno reinventando!
Ma cosa vogliono fare questi ragazzi?
Intanto hanno aperto un’azienda agricola, ripristinato i terreni incolti, risanato le vecchie piante da frutto ed iniziato a fare l’orto ma tutto questo non soltanto per la sussistenza della loro famiglia, ma la vera meta è creare uno stile di vita differente, ritornare ai veri ritmi della natura, al rispetto delle stagioni e all’utilizzo della trazione animale per coltivare la terra. Si sono informati, hanno fatto corsi in giro per l’Italia e inizieranno le prime sperimentazioni molto presto. Un’avventura che sta partendo, ma che li vede coinvonti, decisi e intenzionati ad andare fino in fondo.
Ma cosa possiamo fare per aiutare questi due ragazzi ad andare avanti in questa bella avventura?
Stanno cercando una decina di famiglie con cui iniziare un percorso ed essere “adottati” come neo contadini. Dieci nuclei famigliari che acquistino da loro le verdure e la frutta che quest’anno produrrà la loro azienda agricola. Non solo dei clienti, ma dei componenti della loro vita, con cui possano avere uno scambio, una conoscenza, che vogliano visitare la loro azienda, vedere i progressi e sapere da dove proviene il cibo che metteranno sulle loro tavole.
Asia e Luca hanno un indirizzo mail dove potere contattarli per conoscerli ed eventualmente aderire al loro progetto: borgatalause@gmail.com
L’entusiasmo di questi ragazzi,nel pomeriggio passato con loro, ed il loro sorriso mentre mi mostravano tutti i progetti in corso, i terreni dell’azienda agricola, la passione che mi hanno trasmesso è sicuramente coinvolgente e mi motiva a farmi credere che ce la faranno. Cerco, non si tratta di una scelta facile, e questo loro lo sanno,ma si tratta di una scelta giusta e in linea con il futuro che sta arrivando dove il rispetto per la natura, il clima, la vita in generale ed il buon vivere tornerà nella nostra esistenza.
Questo blog è nato per dare voce a tante storie, questa è una storia giovane, che deve ancora crescere e quindi mi auguro che qualcuno dei miei lettori, decida di entrare nel progetto di Asia e Luca, il filosofo e la dottoressa che hanno scelto la terra!
Al prossimo lunedì per un’altra storia di montagna, vite, scelte e sogni relizzati e da realizzare. Ciao dalla vostra “cacciatrice di storie!
6 Comments
Una decisione molto coraggiosa Asia e Luca vi auguro buon Cammino.
Auguro ad Asia e Luca di poter realizzare il loro sogno è naturalmente i miei complimenti per essere usciti dagli schemi mostrando tanta caparbietà e coraggio.
P.s. Complimenti alla cacciatrice di storie
Una scelta coraggiosa ma da incoraggiare per cambiare il mondo e amarlo un po’ di più….
si sono d’accordo con te! nel mondo c’è bisogno di più amore
Ormai gli studi sono veramente solo più sui libri, pochi tirocini che insegnino cos’è effettivamente il lavoro che si sta intraprendendo, sono contenta per voi che avete intrapreso la strada del tirocinio che vi insegnerà un sacco di cose, sia dal punto di vista pratico che intellettuale che spirituale.
Un augurio di cuore
già una bella scelta fatta sul campo che insegna a vivere!