Camilla e Andrea, due giovani ragazzi grintosi e tenaci sono stati una bella scoperta! Grazie alla speciale storia che li accompagna, ho potuto gustare una birra prodotta a 1200 metri di altitudine!
Questi due giovani, originari della Liguria, hanno scelto di mettere radici in montagna, nella bella Valle Maira, e qui ad agosto del 2020 hanno aperto il loro birrificio, ma per arrivare qui occorre fare qualche passo indietro. Gustando la loro birra, sulla bella terrazza con vista montagne, mi sono fatta raccontare come sono arrivati fino qui!
Camilla, classe 1986, arriva da Imperia, Liguria, ma sua mamma è originaria di Acceglio (CN). La Valle Maira per lei è la casa dei nonni, la conosce e la frequenta da sempre e ci lavora nell’estate. Studia in Liguria si laurea in Chimica e Tecnologia farmaceutica e ottiene un dottorato in Scienze Farmaceutiche alimentari. Alla fine degli studi torna in Valle Maira e l’incontro con Andrea le apre una nuova strada.
Andrea, nasce a Genova nel 1991 e fino ai cinque anni frequenta la Valle Maira (CN) con i suoi genitori, poi però, non avendo legami o amicizie si dimentica della montagna e solo dopo 18 anni, con l’arrivo della patente, torna a frequentarla. In realtà però, in cuor suo, quella valle alpina aveva lasciato un segno, spesso tornava nei suoi pensieri anche se, la sua vita a Genova, procedeva come sempre. Faceva l’assicuratore, e vivendo al mare, si concedeva le vacanze in montagna. Piano piano cresce il lui la voglia di cambiare, l’idea di mollare tutto e trasferirsi in altura, un pensiero che si concretizza fino ad arrivare ad una decisione coraggiosa: cambiare vita e andare a vivere sui monti!
A giugno 2013 si licenzia e torna nella sua amata valle a cercare lavoro. Un salto nel buio coperto dalla sua voglia di fare, dalla sua forza di volontà e da una decisione presa senza esitazione.
Per arrivare ad aprire il Birrificio per Andrea c’è ancora un po’ di strada da fare e per qualche anno rimbalza tra un’attività e l’altra, lavorando in varie locande, svolgendo un anno di servizio civile in Croce Rossa ad Acceglio. Il lavoro ad Andrea non è mai mancato e piano piano capisce di aver fatto la scelta giusta! Nel suo bagaglio di vita può mettere incontri, amicizie, fatica ed esperienza tutte cose che gli serviranno per il suo progetto futuro.
Nel 2015 qualcosa cambia, e l’incontro con Camilla, ad un carnevale di valle, porta in questi due ragazzi la voglia di fare qualcosa insieme per conto proprio. Camilla aveva un altro lavoro in un altra valle, come controllo qualità in un laboratorio, mentre Andrea continuava la sua attività nelle locande, ma c’era un progetto che poteva prendere forma: la passione di Andrea per la birra e la sua fabbricazione.
Tutto inizia con degli esperimenti casalighi per poi diventare, un anno di formazione per Andrea che, quando capisce di essere sulla strada giusta, inizia le sue esperienze sia formative che esperienziali.
Una storia, quella di questo ragazzo, che può far capire che in molti casi è la tenacia a guidarci, che tutto ciò che serve è dentro di noi. Andrea non aveva la casa dei nonni o un punto di appoggio in Valle Maira, non aveva nemmeno un capitale da investire, ma questo non lo ferma perchè la sua voglia di vita in montagna è così forte e concreta che lo fa arrivare a realizzare il suo sogno. Buona volontà, caparbia e idee chiare sono le tre parole chiave per essere accolti dalla montagna. Il punto chiave e non scoraggiarsi mai!
Il luogo perfetto per aprire il Birrificio arriva per caso. La sala polivalente comunale dell’alta Valle Maira, gestita dalla proloco di Acceglio, utilizzata come discoteca e luogo di ritrovo. C’era la possibilità di dare una nuova vita al locale, molto importante per i giovani di valle. Si apre uno spiraglio e quel posto, diventa il luogo perfetto per iniziare la vita del Birrificio. Camilla e Andrea lo prendono in gestione e il 13 agosto 2020 spillano la loro prima birra! Lo ricordano molto bene come anche il periodo della pandemia che però gli ha visti tenere duro e andare avanti!
Ma quali birre propone oggi il Birrificio Alp? Sono sei e tutte differenti, semplici e beverine, pensate per la gente della Valle , i camminatori e i turisti che voglio dissetarsi con gusto!
C’è la birra Meja, bionda, la prima nata, la birra Oronaye, una birra ambrata, la Tibert una birra scura, l’ Oserot corposa e decisa prodotta solo in primavera, La Nebin speziata con chiodi di garofano e l’ultima nata la Giobert, una birra invernale alla quale vengono aggiunte gemme di abete rosso dei boschi montani. Tutti nomi di montagne perchè tutto nasce in questo ambiente!
Le birre sono abbinate a un’ottima cucina, a serate culturali, a incontri di festa. Nella grande sala comune c’è semplicità, accoglienza e calore. Dietro una grande vetrata la vista del piccolo birrificio, dove la birra viene prodotta sul posto, è unica e arricchisce tutto. Qui trovi il sito internet https://www.birrificioalp.it/ dove puoi ordinare le birre.
Non è facile produrre a 1200 metri, la logistica spesso è difficoltosa, le consegna a volte tardano, le condizioni atmosferiche possono far variare i programmi, ma questo non preoccupa Camilla e Andrea che hanno imparato ad affrontare ogni problema con un sorriso e la caparbia che li contraddistingue!
Mi piace vivere la montagna, fermarmi ed assaporate l’aria fresca, il sole caldo o la neve che scende. Sentire di essere accolta e coccolata dalla vita tra le cime. Un ambiente che fa parte di me. Apprezzo i prodotti che arrivano dalla montagna e quelli che sono realizzati in altura spesso hanno un gusto differente, il gusto di ciò che c’è dietro, della storia di qualcuno che per produrli ha fatto delle scelte importanti.
La birra del birrificio Alp ha un sapore differente perchè dentro c’è la storia di due giovani che dalla montagna si sono fatti accogliere, che non hanno esitato a cambiare vita e sono andati avanti nonostante le difficoltà che sono arrivate.
Camilla ed Andrea vivono ad Ussolo (CN), 1300 metri s.l.m, una borgata alpina di poco più di 10 residenti. A pochi chilometri di distanza, ad Acceglio (CN), il loro birrificio. Due giovani montanari, che rendono viva la montagna di oggi, che si sono fatti strada soli, e con la buona volontà hanno ottenuto collaborazione e accoglienza da una valle che li conosceva come turisti e non come imprenditori! Andate a conoscerli e gustate le ottime birre e pensate alla storia che c’è in ogni singolo sorso della loro straordinaria birra!
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