I miei lettori sanno bene che amo raccontare e far conoscere una montagna viva, giovane, dove ragazzi speciali decidono di investire il loro futuro. Vado spesso alla ricerca di queste storie, perché farle conoscere può essere lo stimolo, per altri ragazzi, a fare la stessa cosa.
Nel racconto di oggi ci sono quattro ingredienti fondamentali: pane, amore, passione e coraggio! E’ stato il mix tra questi quattro elementi che ha fatto nascere il forno di Chiara e Flavio a 1250 mt di altitudine ed è per questo che li dovevo raccontare!
Siamo a Ostana, un paesino montano in Valle Po (CN), con poche anime residenti,sovrappopolata d’estate, tra turisti e seconde case, e semi deserta nel periodo invernale, soprattutto se non nevica! Un borgo alpino in cui sono state investite risorse e attenzioni per creare un luogo ideale per insediarsi ed aprire un’attività.
Flavio e Chiara non sono di Ostana, non hanno radici qui e non sono nati montanari. Entrambi originari di una frazione di Carmagnola (TO) si conoscono da sempre in quanto vicini di casa. Per colpa della differenza di età , lui del 1986, lei del 1995,che li porta a non avere troppe cose in comune, per molto tempo non si considerano.
Entrambi appassionati di montagna si ritrovano, più grandi, ai giardini cittadini con le nipotine. Per due che hanno la passione per l’altura le chiacchiere diventano subito facili e in poco tempo nasce il feeling giusto per iniziare una relazione. La prima vacanza insieme la trascorrono in una casa in affitto a Crissolo, in Valle Po.
Flavio è un ragazzo a cui non è mai mancata la voglia di lavorare. Studia per qualche anno all’Istituto Alberghiero, ma nel frattempo già lavora. A sedici anni la sua prima stagione a Rimini e al suo rientro trova lavoro presso un bar ristorante, vicino a Torino. Si ritrova a 17 anni a gestire da solo una cucina da 40 coperti. Dodici ore di lavoro al giorno e tanta voglia di fare, ma in cuor suo la giovinezza e la necessità di poter trovare tempo per il divertimento. La nuova strada è un lavoro da panettiere, che nonostante le levatacce, gli consente di poter coltivare le sue passioni. Per undici anni questo sarà il lavoro di Flavio.
Ma torniamo ai ragazzi in vacanza! La giornata tipo era prendere la bici, andare in altura, poi camminare fino a 3.000 metri. Questo esplorare i dintorni, con la calma che impone spostarsi senza macchina, porta i nostri protagonisti a conoscere molte persone, a chiacchierare con la gente locale, a fargli arrivare, a più voci, l’invito a radicarsi ad Ostana, un paese giovane pronto ad accogliere nuovi abitanti.
Le vacanze finiscono ma nei ragazzi era già nata la voglia di fare qualcosa in montagna e così, Flavio, continuando il suo lavoro, inizia a capire come concretizzare l’idea. Una telefonata in comune ad Ostana, la possibilità di accedere a dei fondi statali, apre la strada verso la realizzazione del panificio di Flavio e Chiara!
Era il momento giusto, c’era la convinzione, l’accoglienza necessaria e, combinazione, un locale in via di costruzione, pronto ad ospitare una nuova attività. Era metà settembre del 2017 . Flavio viene coinvolto nella realizzazione del locale come nuovo inquilino, il sindaco sposa il progetto e il panificio prende vita.
A inizio 2018 Chiara e Flavio vanno a vivere ad Ostana, lasciando il loro vecchio lavoro e lanciandosi, nel buio, verso una nuova avventura! L’ottimistica previsione di aprire a marzo si sposta un anno dopo, e nel frattempo i due ragazzi, ormai convinti della loro strada, si accontentato di lavori provvisori. Questo ritardo, però, gli permette di farsi conoscere, perché erano comunque stranieri in terra montana. Non c’erano avi del posto, o amici, o case dei nonni, ma solo la loro voglia di vivere e lavorare in montagna.
“Quel po di pan”, un nome che contiene la parola Po, per indicare la Valle Po, apre le sue porte a Marzo 2019. Tutto parte davvero alla grande, grazie a un’ottima pubblicità voluta dal Comune, lieto di avere di nuovo un panificio. Alla sensibilità della gente che vede in queste storie il futuro della montagna e all’estate che era alle porte!
La montagna però bisogna viverla 365 giorni all’anno, e l’inverno, per tutti, è sempre la stagione più difficile. “Bisogna fare i conti all’anno”, mi dice Flavio “La stagione estiva non basta a coprire i mesi morti dell’inverno!” conclude.
Flavio capisce subito che i suoi prodotti devono viaggiare lontano, scendere in città, per riempire le perdite delle stagioni più morte. Parte con la sua macchina, biscotti e pane ancora caldo e inizia a farsi conoscere! Perché se vuoi puoi! Perché se hai scelto una strada e ci credi non molli e trovi soluzioni!
Non è stato necessario andare troppo lontano. Molti locali della zona hanno scelto di comprare pane e grissini da questi giovani. Ma Flavio si è spinto oltre riuscendo ad arrivare anche in botteghe di città. Con la sua macchina, nei momenti di approvvigionamento a Valle, seminava i suoi prodotti in giro, e siccome sono ottimi, ha ottenuto i risultati sperati e ora un buon numero di clienti sostiene l’attività che continua a crescere.
Due ragazzi che hanno scelto di tenere aperto il locale, tranne il lunedì e il martedì pomeriggio, se no, dalle 8 alle 13 e dalle 15 alle 18 ,sono sempre lì. Un servizio, per essere presenti, per diventare un riferimento per chi a Ostana vive e per chi ci capita di passaggio e può trovare sempre un locale accogliente dove poter consumare qualcosa. Nel fine settimana fanno le pizza da asporto, in settimana preparano panini e danno il caffè. Per sopravvivere in montagna occorre essere multifunzionali, creativi, innovativi e capaci di reinventarsi all’occorrenza offrendo sempre novità e nuovi servizi.
Fa parte dello staff anche Claas, un ragazzo tedesco, capitato in Valle Po per studio, in fuga dal caotico ambiente cittadino, ha messo radici qui. Nel piccolo forno si occupa di dolci e biscotti. Mentre chiacchieriamo di dice sorridendo: “Ho scoperto che mi piace spalare!”
In questo piccolo e grazioso panificio, che odora di dolci, pane appena sfornato e sogni realizzati, ho chiacchierato con piacere insieme a Chiara e Flavio e Claas. Ho visto fatica, passione, idee chiare. Qui ci sono i risparmi dei tre lavori che per lungo tempo Flavio ha fatto mentre faceva il panettiere dipendente, le sue notti al lavoro e i pomeriggi passati a pulire porri in un garage per cinque euro all’ora, . C’è un’idea di indipendenza che con perseveranza, passo a passo, è diventata realtà.
Qualche scalino e sei dentro al forno di Chiara e Flavio. In queste giornate primaverili, il tepore entrando ti avvolge come la cordiale accoglienza. Ricorda però, questo non è solo un locale, sei nel piccolo mondo di due ragazzi, dove tutto ha un suo perchè. La porta è aperta a tutti per condividere la loro esperienza, per una chiacchiera, per gustare gli ottimi prodotti e per respirare montagna viva!
8 Comments
Brava Cinzia e bravi i ragazzi della panetteria di Ostana ! In effetti non è che non si lavora in montagna, si lavora come matti d’estate e d’inverno si ha tempo per organizzarsi e soprattutto godere del luogo in vui si vive.
Grazie Erica
Sono contenta per tutte le persone che hai incontrato e intervistato. Sono contenta che abbiano potuto realizzare un progetto al quale tenevano moltissimo. A me questo non è mai capitato. Forse, da giovane, avrei dovuto osare di più. Ora che ho cominciato il cammino per arrivare ai 60 anni, mi rendo conto di aver sbagliato qualcosa nel mio passato. Probabilmente nel mio passato ho sbagliato molte cose. O forse il destino per me era un altro. Chissà se un giorno riuscirò a capire veramente perché la mia vita è andata così? Detto questo, di sicuro vorrei potermi sentire realizzata come tutti coloro che hanno deciso di portare nuova linfa vitale alla montagna.
A tutti loro i miei complimenti.
Grazie Giuliana per le tue parole! Sono certa che troverai la tua felicità, l’età non conta!
Ciao, hai ragione,queste storie possono essere uno stimolo per molti…. esempio di concretezza sia da parte dei ragazzi che dell’amministrazione comunale. I paesini hanno bisogno di entrambe le cose per rimanere vivi,e spessissimo è ciò che manca ?. A te i complimenti per dare voce a questi ragazzi fantastici ?
Grazie Sandra!
Molto interessante come sempre. Brava Cinzia!
Grazie