“La più giovane rifugista d’Italia” ecco il titolo che hanno evidenziato parecchi giornali. Per qualche tempo si è parlato di Susanna, un’intrepida ragazza di 24 anni che ha deciso di prendere in gestione il rifugio Genova Figari a 2020 m. s.l.m. Questo rifugio si trova alla fine del Parco Alpi Marittime, nel Comune di Entracque (CN) – Valle Gesso. Un posto immerso nello splendido paesaggio alpino, incastonato tra le sponde di due laghi. Un posto da favola, dove silenzio, natura e ambiente montano si fondono per generare magiche sensazioni di benessere. Si raggiunge solo a piedi o in bicicletta, ma ne vale davvero la pena.
Sono salita in questo paradiso perché volevo dare una risposta alle mie domande: ma chi è Susanna? Perché ha fatto questa scelta? Volevo parlare con questa ragazza che per molti è diventata un esempio. Così, una mattina di sole sono andata a trovarla e davanti ad un aperitivo vista montagne, ho scoperto molte cose che ora vi racconto.
Sono arrivata il giorno prima dell’apertura estiva del rifugio. Era un momento di fermento, di ultimi lavori da finire, di piccole cose da sistemare: insieme a Susanna c’era tutta la sua famiglia. Tutti erano impegnati negli ultimi preparativi! E’ stato bello percepire che l’unione fa la forza e che questa ragazza ha il sostegno di tutti i suoi famigliari.
Susanna è originaria di Dronero (CN), si laurea la scorsa estate in Lingue e Culture per il turismo. La sua voglia di interagire con le persone, di lavorare in ambito turistico insieme al suo amore per la montagna, ereditata dal papà, sono sempre state chiare. Infatti, il rifugio che ora gestisce, lo conosce molto bene perché è qui che, fin dall’età di 16 anni, trascorre le sue estati come lavorante. Un luogo in cui è sempre stata bene perché, nonostante la fatica e gli orari a volte estenuanti, il tutto è sempre stato compensato da un bel gruppo di giovani, di amici che con risate, spensieratezza e condivisione hanno saputo sempre creare un bel gruppo lavorando in armonia.
Susanna era pronta a continuare come dipendente. Dopo la laurea c’era in previsione un anno di riposo, di viaggi, di nuove avventure. Ma l’ex gestore, dopo 14 anni in questo posto, e una stagione passata molto complicata, decide di mollare e i primi ad essere invitati a diventare nuovi gestori sono proprio i ragazzi del team che da anni ci lavorava.
Ci sono dei momenti nella vita in cui devi fare una scelta. Se hai 24 anni e sei come la nostra Susanna decidi di lanciarti in questa avventura. Da dipendente a gestore un grande passo, una sfida da affrontare, una prova che lei sceglie di portare avanti con grinta e decisione.
Si rende conto da subito che tutto cambia, che qui bisogna mettersi in gioco in prima persona, che le responsabilità, la burocrazia e l’impegno sono, spesso, grandi e difficili.
Una firma su un foglio che cambia la vita di Susanna. Una firma pensata, voluta che la porta verso un’avventura, in cui sarà accompagnata da Samuele, suo fratello,un ragazzo volenteroso e grande sostegno per lei, a cui manca poco alla laurea e quassù troverà anche il tempo per lo studio! Mi sono chiesta più volta, ascoltandola, se l’avrei fatto!
La voglia di lavorare non le manca, per questo inizio di stagione sarà ancora seguita dall’ex gestore, ma è pronta a prendere il volo e a portare innovazione nella gestione: come gli aperitivi vista montagna, la ricerca di nuovi fornitori locali per gli ingredienti in cucina, un logo del rifugio con le magliette per i clienti e tanto altro che potete scoprire sulla pagina instagram https://www.instagram.com/rifugio_genova_figari . Può essere utile anche consultare il sito del rifugio per informazioni utili e prenotazioni https://www.rifugiogenova.it oppure chiamare 0171 978138
Le ho chiesto come mai questa sua scelta abbia fatto così tanto clamore. “Credo che sia per il fatto che sono una donna!” mi risponde “Questo ruolo solitamente è ricoperto da uomini! ” conclude con un sorriso e io aggiungo che sono certa che non sarà da meno. La Susanna che ho davanti è lontana dalla giovane e inesperta che a 16 anni è arrivata per la prima volta quassù, ora c’è una donna che sa dove vuole arrivare, che, nonostante in alcuni momenti senta sulle spalle l’importante decisione presa, con un sorriso e una passeggiata in solitudine, riesce a superare tutto.
Per un po’ di mesi il suo risveglio sarà con vista lago, oltre i 2000 metri di altitudine, dove aprendo la finestra non è raro vedere camosci e stambecchi liberi tra le rocce. Forse i suoi pensieri prima di dormire saranno un po’ complicati, ma sono certa che saprà gestire questa sua nuova avventura al meglio, perché sa di essere esattamente dove voleva essere!
Nello storico rifugio, gestito dal CAI di Genova, ci sono 45 posti letto e si può arrivare fino a 100 coperti, tra interno ed esterno. Questi numeri fanno capire che non si tratta di una piccola realtà, che per gestire tutto occorre volontà e esperienza. L’esperienza Susanna l’ha fatta sul campo ed è questa quella che conta. Alla mia domanda quale consiglio darebbe ai giovani che vogliono vivere e lavorare in montagna, la sua risposta è chiara e rispecchia la sua strada: “Bisogna essere sicuri, e provare prima di fare un grande passo!” mi dice. “Fare delle esperienze lavorative in quota può essere il modo per capire se questa è la vita che davvero si vuole, perché non è da tutti” conclude!
Sono stata contenta di aver conosciuto Susanna, di avere assaggiato la sua ottima cucina, di aver capito che dietro questa ragazza c’è una forza di volontà incredibile. Questa donna, di soli 24 anni, ha trovato ciò che cercava e che le dà la forza di alzarsi ogni mattina sentendo che è sulla giusta via.
Mi auguro che ora, dopo questa storia, tante persone che abitualmente raggiungono il rifugio, vedano con occhio differente Susanna, che sappiano capire il suo coraggio, che con modi garbati sappiano regalare gentilezza a questa ragazza che quest’anno inizia la sua più grande avventura!
Buon tutto Susanna, sei una grande donna!
4 Comments
Grande ammirazione. I tempi sono cambiati radicalmente. Tanti anni fa, alla sua età, sognavo altre cose… e comunque nessuno dei miei sogni si è avverato. Puntualmente, si presentavano solo le delusioni.
Sono contenta per lei e, pur non conoscendola, le auguro il meglio.
Che il futuro le arrida sempre.
Grazie per le tue parole!
Ammiro la donna da lontano, dal nord della Francia… perché mi sono sempre piaciuti i rifugi, e le montagne. Grazie tante, Cinzia, per avermi raccontato una storia, circa qualcuno di reale, una giovane donna coraggiosa, come sembrano di esserlo tutte le donne delle montagne…
Forza e coraggio a Susanna, e anche a te, Cinzia.
Grazie per le tue belle parole!