Questa è la storia di Gio, una ragazza cocciuta e decisa che aveva un sogno: andare a vivere in montagna!
Non uno di quei sogni “tanto per dire”: quello di Giò, aveva la “S” maiuscola, ed era uno di quei desideri per cui si è disposti a mettersi in gioco e a cambiare tutto! Vive e frequenta la montagna fin da piccola e crescendo capisce che è tra le cime che vuole arrivare. Vuoi sapere se Giò ce l’ha fatta? Oggi te lo racconto!
Giò arriva dalla provincia di Asti, da sempre lavora intorno al mondo dei supermercati, nella sua vita un posto fisso per una multinazionale, con cui cresce, assunta da ragazzina finita la scuola, e con cui collabora per più di dieci anni. Ma un giorno la svolta! Molla tutto e decide che la sua vita doveva essere in montagna.
Un inverno, immersa in mille pensieri e progetti, prende ferie e per un mese si trasferisce in alta montagna, in compagnia solo della sua tenda. Siamo in Valle Varaita e Giò passa la sua prima vera esperienza montana a 1614 m. a Pontechianale (CN): Il suo intento? Capire se davvero la montagna fosse il suo ambiente, perchè un conto e parlarne un conto è viverla!
Mi racconta Gio, sorridendo, che una signora del posto, ogni mattina andava a controllare se stava bene, invitandola a trovare posto da lei, ma Giò, come ho detto, è una donna cocciuta e doveva capire. Un mese immersa nella natura, in quota, circondata dal nulla, dall’aria fresca, dal canto degli uccellini e dal silenzio. innesca in lei solo pensieri belli, capisce che era il momento di dare una svolta alla sua vita.
Abbandona il vecchio lavoro ed inizia la sua vita di stagionale in montagna. Mentre lavora per ristoranti e piccoli supermercati dell’alta valle, conosce Alessandro e qui trova le braccia che l’accolgono. Finalmente sulla sua strada qualcuno che la capisce , ora può pensare ad una vita in montagna e un futuro insieme alla persona giusta!
Lo stesso giorno che ho conosciuto Giò, insieme a lei c’era anche Alessandro, un ragazzo che per 23 anni lavora nella falegnameria di famiglia, dopo la vendita della ditta inizia a fare l’autista, un lavoro che richiede molta disponibilità e lascia poco tempo libero.
Insieme trovano la casa perfetta in montagna, in una frazione vicino a Sampeyre. Giò, apre una piccola bottega del legno, http://www.instagram.com/non_solo_trucioli , la sua vena artistica la aiuta, ed Alessandro, vista la sua precedente esperienza. supporta Giò, mentre continua a fare l’autista scendendo ogni giorno fino a Saluzzo.
Per un periodo la vita va avanti. Ma i chilometri da macinare per Alessandro sono tantissimi, e così, arriva la triste decisione di scendere più in basso, pur restando in un ambiente montano, ma non più in altura. La vecchia casa della nonna di Alessandro, in bassa Valle diventa un ottimo posto per entrambi. Ristrutturata e resa unica, diventa il nuovo nido ma un’idea prende vita!
Da questo periodo in cui, per entrambi resta il rammarico di non poter più vivere in alta montagna, nasce un progetto, ovvero “La casa nel Bosco”! Una casetta a pochi passi dal centro di Venasca in cui ti senti in una vera e propria baita di alta montagna.
I lavori di ristrutturazione sono considerevoli, ma tutti nel rispetto del vecchio fabbricato, perchè qui è la montagna che deve emergere, e così piano piano nasce una piccola baita, meravigliosamente arredata, che ti porta in alta montagna. e dove c’è il cuore di Giò e Ale, che in questo posto ci hanno messo l’anima montanara che consevano nel loro spirito.
Ho conosciuto questa coppia, in una bella giornata di sole: lei il fuoco, l’estro, il fermento , lui la calma, la razionalità, la posatezza: credo sia stato “la quiete dopo la tempesta” nella vita di Giò, insieme sono un connubio perfetto! Ho visitato “La casa nel Bosco”, dove mi sarei fermata senza esitazione. Ho letto, nel loro modo di mostrarmi la stuttura, che chi soggiorna in questo posto entra nel loro mondo e non è solo un ospite ma parte di un’esperienza.
Una baita in stile trentino, dove puoi immergenti e lasciarti trasportare da un’atmosfera unica. La perla è la camera, un letto di pino cembro, emana un profumo rassicurante e la sagoma del Monviso, invita a sogni sereni.
Nella cucina, al piano sottostante, una stufa a legna e una cucina rustica, completano la struttura, che è un piccolo gioiello, dove poter staccare dalla quotidianità. La “Casa nel Bosco” è su instagram http://www.instagram.com/la.casa.nel.bosco
Sono quasi arrivata alla fine di questa storia e posso quindi dire che Giò, ha realizzato il suo sogno: ora vive e lavora in montagna. Forse non è l’alta montagna dove, temeraria, per un mese ha vissuto, ma è un posto che la rende felice e che condivide con Alessandro,
Dietro questa porta c’è il mondo di Giò e Ale, che sono dei padroni di casa accoglienti, con cui è piacevole conversare e trascorrere del tempo. Non tutti possono andare in alta montagna e soggiornare in una baita, questo posto, accessibile a tutti, offre un’ottima opportunità!
Ci sono dei posti dove ti vorresti fermare, di solito in questi luoghi ci sono persone che ti danno la voglia di farlo. Nella “Casa nel bosco” ho respirato montagna, pur essendo vicino alla città, ho conosciuto due persone speciali, che mi hanno accolta e che si sono raccontante, ho sentito profumo di pino cembro, caldo e rilassante, che da tempo non entrava nelle mie narici.
Sul piccolo balcone, vista montagne, c’è una divano, con due invitanti coperte: mi sono vista lì, a sorseggiare una tisana, all’imbrunire, con i rumori del bosco in sottofondo, persa nei miei pensieri, tra i miei mille scritti. Queste sensazioni si provano dove stai bene e nella “Casetta del Bosco” si sta bene!
Al prossimo lunedì, con un’altra storia di nuovi inizi, di scelte coraggiose, di salti nel buio e di amore per la montagna. Sono una cacciatrice di storie e la mia valigia è ancora piena di racconti per te!
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