Ci sono persone meravigliose che non sono di molte parole, la loro essenza è dentro l’arte che creano, custodita nella mente e nelle mani che usano per realizzare meraviglie.
Quella di oggi è la storia di Beatrice che tutti qui, in alta Valle Varaita, nel piccolo paesino di Chianale (CN), conoscono come Tris (diminutivo di Beatrice in Occitano). Tris non nasce qui, è originaria di Torino. Ci resta poco, perché l’asilo già lo frequenta in montagna. Figlia di insegnanti che scelgono di ritirarsi in montagna con l’arrivo della pensione, ormai questo è il posto che chiama casa.
Tra le caratteristiche vie del piccolo paese montano c’è la bottega di Tris, che da 15 anni è il suo regno. La puoi trovare qui, o nel laboratorio adiacente, in tutte le stagioni affaccendata con la macchina da cucire o intenta a scolpire legno o realizzare mobili.
Tris, nata nel 1986, alle sue spalle ha una laurea triennale in lettere e una magistrale in scienze linguistiche, ottenute da pendolare tra montagna e città. L’idea iniziale di proseguire questa strada, però, svanisce e prevale la sua vena artistica. Le sue mani imparano a creare meraviglie, inizialmente con l’aiuto e i consigli del papà, poi, con passione, dedizione e tempo, si perfeziona senza maestri fino a diventare capace di insegnare lei stessa quest’arte.
Tutt’oggi Tris tiene dei corsi sull’intaglio del legno, una tradizione che arriva da lontano, residuo degli artigiani delle valli alpine. Un metodo che richiede pazienza, cura e delicatezza.
“Nonostante la convinzione che questo sia un lavoro più adatto ad un pubblico maschile, in realtà sono le mani femminili le migliori per questo mestiere” mi dice “Attente, delicate e creative sono meglio degli uomini e spesso sanno creare meraviglie!” conclude citando l’esperienza raccolta in anni di corsi in giro per le valli alpine. Lei è un chiaro esempio di questa sua affermazione.
Un racconto serio quello di Tris, senza giri di parole, perché lei è una donna concreta che non fa trasparire le sue emozioni, che ama quello che fa perché tanti anni fa ha fatto una scelta consapevole e la percezione quotidiana di aver fatto la cosa giusta la avvolge ogni giorno e si sente appagata e felice.
“Ho scelto di vivere in un bel posto e di fare un lavoro meraviglioso!” queste sono le sue parole che ancora porto con me!
Mentre chiacchieriamo entrano dei clienti in negozio, cullata dal sottofondo della parlata occitana, riesco a guardarmi intorno. Ci sono oggetti in legno di ogni tipo, piccoli capolavori da osservare con cura per stupirsi di come le mani di questa donna siano capaci di rendere, anonimi pezzi di legno, meravigliosi oggetti d’arredamento. Tris non si occupa solo di oggettistica, ma di arredamento in legno, realizza mobili, boiserie, ovvero rivestimenti in legno di pareti, e complementi d’arredo in stoffa tipica montana.
Tris è compagna, artigiana, montanara e mamma della piccola Caterina di due anni, una bimba fortunata che vive in un paradiso che grazie ad un servizio pubblico, quando a settembre inizierà la scuola dell’infanzia, una “macchina scolastica” la porterà a scuola a Sampeyre, a venti minuti di strada, e la riporterà a casa finita la lezione. Un servizio davvero lodevole e di supporto per chi vive in questa parte alta della Valle Varaita.
Sai qual’è il nome della bottega di Tris? “A la simo de l’Arbu” ovvero sulla cima dell’albero. Un nome curioso, suggerito per caso da un novantenne del posto curioso e affascinato dal lavoro della giovane donna che stava aprendo la sua bottega il primo agosto del 2009.
Un nome che identifica bene la posizione del negozio che è proprio in cima alla valle, sul ramo più alto dell’albero ovvero nel paese più alto del posto. Puoi trovare informazioni su questa attività su instagram https://www.instagram.com/alasimodelarbu o su facebook https://www.facebook.it/A la simo de l’arbu – Chianale
Concludo con le parole di questa montanara felice, un invito a scegliere la montagna oggi più che un tempo. “E’ una scelta che si può fare, te lo assicuro!” “Non pensate che la vita in montagna sia rustica e selvatica come in passato, anche qui si possono avere agio e comodità! Accogliere i nuovi arrivati è diventato uno dei compiti di chi vive da tempo in montagna!”
Un oggetto di Tris profuma di pino cembro, di montagna, custodisce la sua passione, la sua bravura e la sua scelta felice e soprattutto diffonde un lavoro tradizionale che arriva dal passato e che oggi più che mai occorre conservare!
2 Comments
Sono sempre più affascinata da quello che fai e dalle testimonianze che raccogli. Grazie… e che il futuro ti apra benevolo le sue porte. Ciao…
Grazie!!