“Quanti anni hai?” “Venti!” “Come mai sei qui?” “Perché ci sono nata!” Queste sono le parole con cui è iniziata la mia chiacchierata con Arianna.
Siamo ad Elva, in Valle Maira (CN), un bellissimo borgo alpino a oltre 1600 mt s.l.m. Qui pare di vivere in una bolla, il tempo passa scandito dalle stagioni e, come tutti i luoghi di montagna, si accende d’estate per poi spegnersi d’inverno. Arianna, una bellissima giovane montanara, conosce questo luogo perfettamente perché per lei è casa. I suoi genitori sono originari del posto, allevatori, crescono qui lei e suo fratello. Parliamo piacevolmente sedute davanti alla sua bottega, nell’unica piazzetta in centro paese, qui la brezza alpina permette parole leggere, che non sono appesantite dal caldo della pianura. Scopro conversando molte cose di questa grande donna di montagna.
Arianna si diploma all’istituto alberghiero di Dronero. Il suo percorso scolastico lo vive da pendolare, tra la montagna e la città, tranne l’ultimo anno , quello della maturità dove resta ospite da una parente. Finiti gli studi, però, la sua voglia di restare dove ci sono le sue radici la spinge a decidere di prendere in gestione la piccola bottega del paese.
Un locale comunale che esiste da tempo, ma che da due anni era chiuso. Spesso, per un residente, l’alimentari del paese è un servizio davvero importante, un punto di riferimento, una luce accesa nel lungo inverno. Lasciare chiuso questo posto era una stonatura, anche per Arianna, che, desiderosa di vedere vivo il suo piccolo paese alpino nel 2021 decide di riaprire le porte de “La Butego” di Elva (la bottega) ribattezzandola “Da Ari”
Questa giovane ragazza, inizialmente, la vive come un’esperienza da fare, ma poi capisce che si tratta di un bel lavoro e ora sono due anni che, con il suo splendido sorriso, accoglie i clienti tra le mura di questa piccola bottega di montagna. “Sono contenta della mia scelta” mi dice “questo posto è ritornato il punto di riferimento dove poter fare due chiacchiere, acquistare un po’ di tutto e ritrovarsi anche durante l’inverno!” conclude mentre inizio a curiosare dentro al locale.
Nella bottega si può trovare davvero un po’ di tutto: beni di prima necessità, ma anche prodotti locali e souvenir. Attraversando la porta l’atmosfera è davvero unica,un meraviglioso ambiente rustico e finestre vista montagne ricordano altri tempi e portano il cliente a capire che siamo in alta quota.
Ho sorriso vedendo la vecchia macchina per macinare il caffè che di chicchi deve averne già macinati parecchi!
“E qui da sempre!”mi dice Arianna “Un’eredità dei tempi passati!” conclude mostrandomi questo piccolo gioiello che ancora utilizza.
“Non avevo mai gestito una bottega! Ho dovuto imparare tutto da capo” mi dice Arianna “Mi ha aiutato mia mamma che ancora oggi viene in negozio. Essere del posto è stato molto importante, come conoscere la strada e la lontananza dalla città che mi costringe a dedicare un giorno alla settimana alle spese, ma io ci sono abituata”
Mi è venuto spontaneo chiedere ad Arianna, vista la sua giovane età, se non le mancano i momenti di festa, di socialità tipici dei suoi vent’anni. La sua risposta, che in parte immaginavo, è stata coerente con la sua scelta. “Spesso, nei momenti liberi, scendo con mio fratello in paese, dove abbiamo un gruppo di amici con cui fare aperitivo e divertirci. Altre volte è proprio qui in bottega che ci ritroviamo per fare festa!” Continua dicendomi che sicuramente il periodo migliore è l’estate, la frazione si arricchisce della presenza dei turisti e i residenti sono molti di più. Il suo tempo libero è davvero ristretto anche perché è aperta tutti i giorni, domenica compresa, dalle 8.30 alle 13 e dalle 15 alle 20. Questa giovane donna offre un vero servizio su cui contare!
Parlando di giovani e montagna mi ha detto che solo chi è abituato a trascorrere momenti di solitudine può fare una scelta come la sua. “Lo scorso inverno eravamo 26 residenti!” mi dice ” C’erano giorni in cui non vedevo nessuno!” mi racconta da dietro al bancone, ma non con tristezza o malinconia, il suo è il tono di chi sa cosa significa vivere la montagna tutto l’anno e prenderne il bello e il brutto!”
Arianna fa parte dei giovani montanari, quelli che in montagna ci sono cresciuti e che non l’hanno scelta, ma è diventata parte della loro vita fin dalla più tenera età. Crescendo non ha pensato di lasciarla, ma l’ha vista come un’opportunità, una risorsa, il suo nuovo inizio! La strada della sua vita è ancora lunga, chissà come sarà il suo futuro?
Molti come lei, con l’altura nelle vene, se ne sono andati in cerca di meglio, di opportunità, di una nuova strada. In qualcuno, la ricerca delle radici è riapparsa in età adulta e sono ritornati al punto di partenza, altri hanno deciso che la montagna non era la scelta giusta!
Entrare nella bottega di Arianna e vedere il suo sorriso è qualcosa che illumina la giornata. Sapere che dietro quegli occhi azzurri ci sono i suoi 20 anni e che questa giovane donna si sveglia ogni mattina oltre i 1600 metri, lontana dal mondo, mi ha fatto vedere una generazione che crede ancora nel buon vivere! Non troverete questo grazioso locale sui social, ma vi posso garantire che sarà bellissimo andare a trovare questa giovane montanara, acquistare i suoi prodotti, sapendo che sosterrete la sua coraggiosa scelta!
Ci sono storie che fanno sorridere l’anima, che danno speranza verso un futuro di montagna che si ripopola e di giovani che la scelgono come casa. Certo la mancanza di servizi rende quei pochi temerari dei singoli apripista, si spera che presto siano sempre di più, e quando il coro sarà di tante voce, non sarà più possibile non ascoltarlo!
6 Comments
Complimenti a questa giovane e tenace montanara. Mi auguro che i molti turisti e i pochi residenti apprezzino questo suo grande sforzo. Oggi si è sempre più abituati ad andare nei supermercati,si trova tutto senza dover fare tanti giri. Però nulla può sostituire il rapporto che si crea in un negozietto come quello di Arianna… lì si scambiano confidenze, ricette, si parla di ciò che succede nel mondo….un piccolo spaccato di vita.
Grazie Sandra! Le botteghe di paese sono un piccolo mondo!
Ragazza giovane ma dalle idee chiare e pronta a scelte di vita difficili. Al giorno d’oggi vivere in un alimentari di montagna dove a volte in inverno possono passare giorni senza vedere anima viva vuol dire amare tanto la vita in altura. Arianna mi ricorda la mia infanzia, quando c’erano gli alimentari in paese e andare a fare spesa era un modo per incontrarsi e fare due chiacchiere perché in inverno soprattutto c’erano poche occasioni di vedere gente. Era una vita diversa, dove il tempo scorreva più lentamente, dove bastava poco per divertirsi, il silenzio non era noia, era parte della vita, ci teneva compagnia. Chi cerca una vita autentica, fatta di essenzialità e di relazioni vere non può che amare la montagna, anche se bisogna rinunciare alle attrattive dei grandi centri, a volte si rimpiange ciò che si lascia ma si apprezza ciò che questa vita ti dà. Per me è stato naturale, non c’era altro modo di vivere ma per Arianna è stata una scelta di vita consapevole, questo mi fa sperare che la voglia di una vita più semplice e vera può essere scelta anche dai giovani odierni, presi dalle mille attrattive che i nostri tempi offrono loro. Ia vita semplice ma autentica, il saper convivere con la solitudine e con le rinunce è ancora un valore. Grazie Cinzia, queste storie ci fanno sempre più sperare che la vita in montagna rifiorirà, con i ritmi propri dei piccoli centri e con la sua semplicità ma, a suo modo tornerà più viva che mai
Mi spiace non avere più 20 anni. Probabilmente anch’io farei scelte di vita diverse. Ora non è più tempo. Adesso la montagna chiama a sè tante persone, perché ci si rende conto che è molto difficile il rapporto con gli esseri umani e poi perché, ed è innegabile, moltissime persone sono più sensibili ai problemi ambientali. A tutti questi giovani dico BRAVI! NON MOLLATE! CONFIDATE SEMPRE IN CIÒ CHE FATE E NELLA NATURA. È tutta salute, per voi e per noi. Riportare in vita una bottega, un rifugio, un piccolo locale ha un forte valore culturale e di relazione. La montagna si vive con passione e gioia, nonostante le difficoltà. Sempre meglio del dover sopportare persone, che blaterano e che non sanno cosa significhino correttezza, rispetto e coerenza. Ripeto, per me, purtroppo, non è più tempo. Se potessi, però, taglierei con questo insulso tempo e mi dedicherei a tutte quelle cose che ritengo veramente importanti nella mia vita di oggi, la montagna in primis.
Sagge parole le tue! Grazie per il tuo commento
Bellissima storia!
Grazie Cinzia, se andremo ad Elva, passeremo a trovarla ?