Se devo scegliere tra un buon bicchiere di vino e uno di birra fresca, devo ammettere che scelgo il secondo. Prediligo la birra artigianale e come per tutto, scelgo i prodotti che hanno una storia e così oggi vi voglio parlare di una birra che ha una storia molto affascinante e che viene prodotta proprio nella nostra bella provincia di Cuneo, per l’esattezza a Piasco, in Valle Varaita.l
Sono certa che, in qualche locale o su qualche scaffale avrete avuto modo di vedere o assaggiare quella birra che sulla sua etichetta riporta un K , con un puntino sopra, e che pare una persona stilizzata che tira un calcio. Si tratta infatti della birra KAUSS, che appunto, in dialetto piemontese, significa calcio. Un nome nato per caso!
Ma dietro questa etichetta chi si nasconde? Oggi sono andata a conoscere Luigi, Diego e Ivan, le tre persone che, insieme, danno origine alla birra Kauss.
E’ stato un viaggio molto interessante e come ogni volta ve lo racconto e vi porto con me!
Luigi, il mastro birraio di questo birrificio, dal 1997 coltiva la sua passione per la birra e sperimenta, ricerca, produce: inizialmente per se stesso, poi per i suoi amici. L’nteresse, però, per questa antica bevanda è così forte da fargli prendere una laurea in Tecnologie Agroalimentari, con una tesi proprio sulla birra. Viaggia, studia i lieviti in Danimarca e lavora per un periodo in un microbirrificio tradizionale tedesco, nella Foresta Nera ed è con tutto questo bagaglio di esperienza che matura l’idea di iniziare a fare la birra in modo serio, trasformandola in un’attività. Diego, lo conosceva da tempo, amici di gioventù, soci della proloco locale, amano il territorio dove vivono e lo vogliono valorizzare, quindi arriva la scelta di aprire un’attività proprio a Piasco. Entrambi facevano un altro lavoro, e , come collega aveva Ivan, un informatico, al quale, un giorno, in una pausa pranzo fa una domanda: “Ma non ti piacerebbe fare qualcosa di artigianale?” Una domanda che suscita l’interesse di Ivan, che ha voglia di cambiare lavoro, e quanto sente che si tratta della produzione di birra, la risposta arriva immediata: Si. La domanda giusta nel momento giusto, Ivan era alla ricerca di un cambio vita, aveva bisogno di un nuovo progetto e con Diego e Luigi si butta a capofitto in questa nuova avventura.
Kauss nasce il 23 aprile del 2012. I lavori per arrivare a quella meta erano iniziati nel 2010. Non è stato facile arrivare a prendere in mano la prima bottiglia di birra prodotta dai nostri tre eroi, nulla è facile per chi parte con tanto olio di gomito e pochi soldi, ma qui si vede la differenza tra chi ci crede davvero e vuole arrivare all’obiettivo e chi trova la strada già fatta. La vecchia stalla del papà di Luigi, ormai in disuso, viene ripulita, ristrutturata e tutto ciò che potevano fare in autonomia viene fatto dai tre soci. Solo Luigi lascia il suo lavoro, mentre Diego e Ivan continuano a fare il vecchio impiego, passando tutto il resto del loro tempo libero nel nuovo birrificio che sta prendendo forma. Un periodo di duro lavoro, per tutti e tre, in cui bisognava tenere duro e ora, che ormai l’azienda è avviata e tutti ci lavorano a tempo pieno, voltandosi indietro, c’è chi ripensa alla grande fatica fatta per arrivare fino alla meta, che non toglie il gusto della realizzazione del sogno, ma sicuramente ha lasciato un segno.
Ma che cosa differenzia questo birrificio da tutti gli altri? Dal 2017 Kauss è un birrificio agricolo! Ovvero almeno il 51% delle materie prime che utilizza per la produzione della birra deve essere autoprodotto. Kauss, per alcune birre, arriva ad avere il 90% di sua materia prima all’interno, una caratteristica di pochi birrifici artigianali e devo dire una cosa che ho apprezzato moltissimo. Sarebbe stato molto più facile acquistare gli ingredienti e produrre, ma questa azienda ha fatto una scelta importante che non solo valorizza il prodotto ma aiuta anche il territorio montano.
La birra è fatta di quattro ingredienti base: acqua, malto d’orzo, luppolo e lievito. Il malto porta il corpo alcolico e il colore, il luppolo porta il profumo e l’amaro. Kauss, essendo un birrificio agricolo, ha diverse piantagioni di materie prima: una di luppolo, appena nata, proprio adiacente al birrificio, sarà a pieno regime tra almeno tre anni, un’altra si trova a Castelletto di Busca. Ciò che manca per la produzione viene acquistato presso l’azienda Agricola Fré, di Carrù. Ci sono anche coltivazioni di orzo disseminate nel territorio e gestite dal birrificio.
Come in tutte le piccole aziende tutti fanno tutto, soprattutto quando si tratta di coltivare la terra, ma alcuni compiti sono suddivisi: della produzione si occupa pricipalmente Luigi, dell’amministrazione Diego e della comunicazione Ivan. Ed è proprio Ivan che mi accompagna nel viaggio dentro il birrificio.
Ed eccolo qui il prezioso luppolo che tanto serve per la produzione della birra, tra le mani di Luigi ha il suo perchè. Sono partita proprio dal luppolo e ho avuto la possibilità di seguire tutto il processo produttivo, e mi sono persa nelle parole di Ivan, che con professionalità e passione mi ha trasportato nel mondo della birra che, con piacere gusto, ma di cui sapevo davvero poco. Ci sono periodi dell’anno in cui il birrificio è aperto al pubblico per le visite guidate, vi consiglio di partecipare perchè è davvero interessante! Ci sarà un appuntamento Sabato 11 e Domenica 13 giugno.
Ho scoperto tutte le birre che produce Kauss e con piacere mi sono resa conto che in alcune vi sono dei prodotti locali come per esempio la “Birra Servaja” , con la castagna dei boschi di Isasca, oppure la “Birra 3841” che ha al suo interno la segale prodotta da una ragazza di Ostana, a 1500 metri, di cui vi parlerò presto!
Per la “Birra 3841” occorre dire ancora qualche parola. Più che di una birra si tratta di un progetto. Un percorso con l’obiettivo di valorizzare le attività di alta quota, un incontro di gestori che hanno dato la possibilità al birrifico di produrla garantendo l’acquisto. Ancora un volta questa azienda ha incontrato il territorio!
Eccole qui le sei birre che attualmente produce Kauss. Alcune nuove, alcune cavalli di battaglia di questa azienda, un’azienda che ha visto tre impiegati diventare birrai, un’azienda che ha ancora un sogno nel cassetto: aprire una propria malteria, un’azienda perfettamente integrata nel territorio con cui continua a collaborare e a valorizzare, un’azienda che vende un prodotto senza finzione dove, di ogni ingrediente, si sa la reale provenienza. Sono stati in molti a suggerirmi di raccontate la storia del birrificio Kauss, e conoscendo le persone che ci sono dietro,ho capito il perchè.
Io una birra me la sono portata a casa, l’ho sorseggiata nel mio giardino sulla mia poltrona preferita, e ho apprezzato di avere tra le mani una birra locale, bio, con una storia e che mi ha fatto conoscere persone speciali che credono nei sogni e nel lavoro che fanno.
Dove puoi trovare la birra Kauss: http://www.instagram.com/birra_kauss http://www.facebook.it/Birrificio Agricolo KAUSS sito con lo shop on line: http://www.kauss.it
Ci sono ancora tante persone che aspettano di essere raccontate, tante storie a cui voglio dare voce, perchè dietro ad un prodotto c’è sempre il suo produttore e conoscere la sua storia valorizza entrambi. Ci sono storie intorno a noi che nessuno conosce e io le cerco, le raccolgo e ve le racconto! La caccia è sempre aperta! Al prossimo articolo!
2 Comments
W il luppolo ? ….. è un kauss a tutto il resto…..
Ottima !!!!
Grazie per aver raccontato la nostra realtà!!!