Luci soffuse e bandiere colorate che addobbano un dehor vista montagne, in sottofondo una musica calda e avvolgente che diffonde accordi di chitarra, sul tavolo sangria ghiacciata e paella!
Non siamo in Spagna ma a 1200 mt slm, in una piccola frazione alpina nel comune di Montemale (CN) in Valle Grana. Qui c’è un grazioso locale , il “Rifugio La Scola (la scuola), che Margherita e Imanol, insieme al piccolo Ettore Josè, di appena 4 mesi, gestiscono dal 2022. Sono giovanissimi 24 anni lei e 30 lui, innamorati e convinti della loro scelta, sono una famiglia splendida. Come sono arrivati qui e perché la specialità di questo posto è la paella è una favola da raccontare!
Tutto inizia con una storia d’amore che nasce in Spagna, a Murcia, il paese d’origine di Imanol. Qui Margherita arriva per un’esperienza di volontariato e per studio e ci resta due anni. Conosce Imanol, laureato in Turismo. Scocca la scintilla ed inizia una bella storia d’amore che porta il giovane spagnolo in Italia, a conoscere le montagne del cuneese.
Margherita, originaria di Bernezzo, conosce bene le montagne, la frequenta fin da piccola. La sua famiglia ci lavora da tempo, mentre per Imanol inizia una nuova scoperta. Insieme vivono la montagna, la “praticano” con sport, passeggiate e tempo trascorso in altura fino a decidere di viverci.
Dopo due anni in Spagna tornano in Italia e il giovane spagnolo inizia a fare i lavori più diversi: casaro presso un’azienda montana che produce Castelmagno, formaggio tipico, raccoglitore di genepy, un’erba aromatica con cui si produce un liquore e molto altro. Nel 2022 arriva l’opportunità di iniziare una vita in altura grazie all’apertura del bando per la gestione del Rifugio la Scola.
Una bella occasione, anche se la struttura non si trova in un posto di passaggio e tutto pare più difficile. Giovinezza, voglia di fare, desiderio di arrivare insieme a realizzare un sogno sono gli ingredienti che fanno muovere questa coppia che decide di lanciarsi in questa avventura nonostante le difficoltà.
Prima di aprire occorre tempo e fatica: il locale chiuso da quattro anni, aveva bisogno di lavori di ristrutturazione, di ritrovare la luce per ospitare, di avere di nuovo un’anima! “Ci abbiamo messo il cuore” mi dice Imanol “Tanti lavori li abbiamo fatti noi anche se non avevamo mai fatto i falegnami o i muratori, abbiamo imparato!” conclude soddisfatto.
Portare le persone a conoscere il posto non è stato facile, ma Imanol, oggi cuoco e tuttofare, ha saputo far emergere le sue origini e così, il piatto che caratterizza “La Scola” è la paella servita con Sangria. Questa delizia viene preparata con cura, usando le apposite pentole arrivate direttamente dalla Spagna, insieme al riso e i Noras, peperoni speciali che si usano nella preparazione di questo piatto.
La particolarità di questo posto non è solo la paella. C’è la possibilità di provare un’esperienza decisamente unica e adrenalinica: ovvero una notte in una tenda sospesa! Un pacchetto che comprende una romantica paella servita nel bosco, una notte a sei metri di altezza immersi nei rumori della natura e una colazione a base di pancake appena sfornati, frutta fresca e molto altro. Si tratta di un’avventura davvero unica. Per salire sulla tenda occorre un po’ di pratica, ma Imanol è davvero un padrone di casa accogliente ed esperto, pronto a guidare i suoi ospiti in ogni passo e in sicurezza, per far vivere al meglio questa impresa! Trovi tutti i dettagli qui: https://www.instagram.com/rifugiolascola
Svegliarsi appena sorge il sole, avvolti dai rumori del bosco, sospesi tra le foglie degli alberi è davvero un’esperienza che mette in contatto con la natura e immerge in un mondo incredibile.
In questa piccola frazione alpina vivono come residenti questa giovane famiglia e la signora Mariuccia di 91 anni, che mi presentano, e in poche parole mi racconta di come tutto sia cambiato. Lei nella vecchia scuola, oggi adibita a rifugio, faceva la cuoca, e di famiglie residenti ce n’erano tante! Era lì che sua figlia andava ad imparare. In quel mondo di semplicità dove c’era poco, ma si stava bene!
Mentre parliamo arriva Margherita con il bimbo in braccio, è bello vedere la luce negli occhi di questa anziana signora mentre il piccolo le sorride. Per lei vedere una luce accesa nella casa accanto, anche d’inverno, è rassicurante e la fa sentire meno sola!
Margherita e Imanol sono stati sinceri e mi hanno detto che quassù la vita non è come in città, e che ora, con l’arrivo del piccolo Ettore Josè di appena quattro mesi, gestire il rifugio non è sempre semplice. Tutto questo, però, me lo hanno detto con la luce negli occhi di chi crede nel suo sogno, di due giovani che hanno voglia di essere il nuovo popolo delle montagne. Gestire un locale non è come acquistarlo, ma per ora è il passo che si potevano permettere, la gavetta che occorre fare per capire se questa è la strada giusta, quella che gli consente una vita dignitosa e la possibilità di far crescere il loro figlio in serenità.
Nel locale molto carino, caldo e accogliente, c’è la foto dell’ultima classe che ha frequentato questa scuola: tra questi la figlia di Mariuccia. Otto piccoli montanari, scarponi ai piedi, grembiule nero e fiocco colorato. Un tempo qui si udivano bambini giocare, correre, ridere. Oggi, grazie a questi due giovani, il sorriso di un bambino è ritornato a popolare la montagna.
Andare in questo locale, assaggiare la paella o gli altri piatti che ci sono nel menù, conoscere Margherita e Imanol, non è solo un’esperienza da provare, ma un incoraggiamento per farli continuare! Io sono stata qui e per me mangiare paella e leggere il cartello “oggi Sangria” a 1200 mt. di altitudine è stato davvero magico!